(NON E’ PREVISTA PIZZA A PRANZO)

Ormai da diversi anni la nostra famiglia gestisce questo storico ristorante di Barga.
Con ultra ventennale esperienza nel settore e con la stessa passione degli inizl, per la cucina di pesce che ci caratterizza, lo chef ed il servizio oggi propongono anche quisita cucina tocana, con piacevoli e sfiziose escursioni nella tradizione dei piatti tipici e ricette del luogo, nel pieno rispetto del cosiddetto “Km 0″.

La clientela internazionale che predilige il nostro ristiorante in estate e durante tutto l’arco dell’anno, ci troverà sempre organizzati e pronti aper  soddisfare, anche questo tipo di esigenza!

Quindi, tra le notsre specialità. un cenno lo meritano sana dubbio i famosi funghi porcini  della Garfagnana, usati freschi in stagione, con i quali lo Chef vi delizierà con gustosi primi piatti, tra cui, o detta degli ospiti,  spiccano i risotti. Per il resto dell’anno disponiamo di funghi magistralmente essiccati e mantenuti.

Altro prodotto d’eccellenza della Garfagnana, alta e Media Valle del Serchio, dove ci troviamo, è il Farro IGP,  “bio” per sua stessa natura. Un regalo per il palato ma anche per la salute, grazie alle sue proprietà intrinesche, note fin dal tempi dell’impero romano.
Con il farro prepariamo favolose insalatine fredde, corpose e saporite zuppe particolarmente apprezzate d’ inverno.

Sottoponiamo poi alla vostra attenzione, la farinaOtto File”  ricavata da una qualità di grano turco, che i valligiano chiamano “Formenton“, coltivazione praticate fin dalla notte dei tempi in Garfagnana, alta e media valle del Serchio.
Una tipologia di frumento che in questa terra ha trovato habitat ideale, grazie alla ricchezza di acque e al il  microclima che ne deriva. Ambiente altresì caratterizzato dalla posizione, amorevolamente stretta e protetta tra due diverse catene montuose, l’Appennino e le Alpi Apuane. La farina ottofile gialla e rossa ottenuta maciando a pietra il Formenton è eccezionale per le polente, i crostini  e quant’altro!

A seguire la farina di castagne , semplicemente deliziosa, tra le moltre preparazioni possibili, necessaria per i famosi “necci”. Giusto per capire, una specie di creps, che debbono essere cotte al fuoco a legna, con uno strumento particolare, detto appounto “Le Cotte” declinato al plurare, trattandosi di due piastre in ferro, che oltre stendere la preprarazione, grazie ai lunghi manici, permettono di maneggiarle e cuocere restando a 70/80 cm dal fuoco vivo.

Il neccio classico una volta cotto viene  farcito con ricotta fresca e avvolto a mò di cannolo per la consumazione, una vera squisitezza alla quale, nel caso aggiungere ottima marmellata di mirtillilamponi o frutti di bosto per la gioia dei bambini e commensali tutti!

Passando alle carni rosse e bianche, selezionate e di eccezionale qualità, tra cui il manzoRazza Garfagnina“, allevato per gran parte dell’anno libero di  pascolare nel verde.
Altro cenno lo meritano i salumi e gli insaccati, di limitata produzione artigianale.

A conclusione, per motivi di spazio, non ci soffermeremo più di tanto anche se lo meriterebbero, i frutti e le erbe autoctone.  e d erbe, l’ampia scelta di  formaggi,  tra cui il  vaccino, il misto, il pecorino oltre al favoloso caprino. Tutti formaggi più o meno stagionati di produzione artigianale, ovviamente km zero.